Disabilità mentale e lavoro in Lombardia. Integrazione tra Servizi e Settori “, 20 Aprile 2018
Gli Stati Parti alla presente Convenzione riconoscono il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e adottano misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società.” (art. 19 Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità)
Il lavoro è un diritto sancito dalla Costituzione. Per le persone con disabilità, comprese quelle con un disturbo mentale, esso è reso possibile dalle norme legislative, l.104/92, l.68/99, l.381/91, Art.19 Con- venz. ONU 2009, l.r. n. 13 4/8/2003, l.r. n. 22/2006. L’esperienza mostra il valore terapeutico-riabi- litativo del lavoro in quanto risponde a bisogni fondamentali della persona: avere un salario, auto realizzarsi, essere utile alla società. Esso è lo stru- mento primario per favorire l’inserimento sociale, ampliare la rete di relazioni, costruire un’identità sociale, dare un senso di appartenenza, rendendo il soggetto protagonista della realtà economica e sociale e più autonomo nella gestione del vivere quotidiano. A nessuno venga spezzato il sogno!
La legge fonda l’assunzione della persona con disa- bilità sul principio del collocamento mirato, nell’in- contro tra offerta e domanda, tra le potenzialità lavorative del soggetto e le esigenze ed aspettative del datore di lavoro.
Lo stigma che ancora connota il portatore di un disturbo mentale rappresenta un fattore di criticità per il quale le cooperative, il privato sociale e tal- volta la pubblica amministrazione, coniugando nel loro fondamento statutario l’interesse economico con il principio della solidarietà, rimangono i soli a creare postazioni di lavoro per persone con una fragilità mentale.
Il seminario vuole essere un luogo d’incontro tra i vari soggetti coinvolti, Regione, Provincia, Comuni, Enti, Imprese, Privato sociale, Sindacati, Servizi di salute mentale, Famiglie, Utenti, e occasione di confronto per un orientamento futuro, a partire dai dispositivi di rete costituiti, dalle criticità, dalle buone prassi compresa la co-produzione, dai dati su investimenti ed esiti.